Dal carcere di Bollate, alle porte di Milano, Massimo Bossetti ha parlato anche di Alberto Stasi e del delitto di Garlasco.
Il caso del delitto di Garlasco con l’omicidio di Chiara Poggi si intreccia, in modo piuttosto curioso, anche con la morte di Yara Gambirasio. In particolare, è stato Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per il delitto della giovane di Brembate di Sopra, ad uscire allo scoperto e parlare di Alberto Stasi, in carcere per l’assassinio della Poggi, e di recente protagonista di nuove dichiarazioni sulla vicenda.

Massimo Bossetti parla di Alberto Stasi
Come anticipato, il caso della morte di Yara Gambirasio, la ginnasta 13enne di Brembate di Sopra, scomparsa il 26 novembre 2010 e il cui cadavere è stato scoperto il 26 febbraio 2011 in un campo aperto a Chignolo d’Isola, e il delitto di Garlasco, con l’omicidio di Chiara Poggi, si intrecciano in modo curioso e, per certi versi, anche inquietante.
Nello specifico i due casi si sono ritrovati ad avere un fattore comune: Massimo Bossetti e Alberto Stasi, entrambi condannati per i rispettivi delitti, si sono sempre professati innocenti. In questo senso, proprio il muratore del caso della Gambirasio, a Telelombardia, nel corso della trasmissione Iceberg, ha parlato della riapertura della vicenda legata a Garlasco.
L’incontro in carcere
“Come si fa a non seguire il caso di Alberto Stasi, se ne parla giorno e notte nei tg e nelle trasmissioni, e meno male che se parla”, ha detto Bossetti a Telelombardia. L’uomo ha poi fatto una confessione relativa ad un incontro in carcere proprio con Stasi: “Ho convissuto momenti assieme ad Alberto Stasi qui in carcere, mi basta la mia emblematica, assurda e vergognosa situazione per comprendere quanto pure su di lui sia accaduto”.
Il muratore se l’è poi presa con la giustizia: “Certi personaggi del tutto incompetenti dovrebbero pagare per i propri errori e indagini fatte col culo. Si vergognassero piuttosto che esercitare un ruolo che gli appartiene. Purtroppo viviamo in un paese dove chi di dovere non ti da la possibilità di poterti difendere: ci sono persone che si innamorano di una tesi o di indagine giusta o sbagliata chi se ne frega!”, ha detto.
E ancora sulle indagini e la vita in carcere: “Quella è e quella rimane. Ricordiamoci sempre che in questa realtà carceraria esistono persone che hanno commesso un illecito, ma esistono purtroppo anche persone recluse da innocenti. Ma questo non interessa a nessuno”.